Quest'anno noi della 2g abbiamo letto il libro di narrativa "Melissa" di Silvio Conte e Mariella Ottino. Esso parla di una quattordicenne, Rosa Ormellina Serafina, grossa che non si ama e non riesce a farsi apprezzare dai professori, dai suoi compagni e neanche dagli stessi genitori e vive in un profondo disagio emotivo sociale.
Rosa per fuggire dal malessere quotidiano ricorre ai sogni sempre più spesso, tanto da confondere la realtà con la fantasia.
La sua vita viene sconvolta dalla morte del padre così che, sebbene non amato, garantiva la loro sopravvivenza e con la madre inizia una nuova vita.
Al tutto si aggiunge una gastroenterite che la allontana finalmente dal cibo.
Ritorna a sembrare magra e sicura di sé e riuscirà anche a conquistare il rispetto e la stima di chi le sta intorno.


"Melissa"


“Melissa” è un libro di narrativa che noi, la classe “2G” , abbiamo letto quest’anno e che ha vinto anche il premio “Cento”


Il libro è stato scritto da Silvio Conte e Mariella Ottino ed è un libro che ha come scopo quello di insegnare ai ragazzi com’è la società di oggi.


“Melissa” parla di una classe di scuola superiore con ragazzi e ragazze, i soliti tipi, i soliti discorsi.


Un giorno però una ragazza di nome Rosa si inserisce nella classe.


Rosa è una ragazza veramente diversa, con problemi che gli altri compagni non riescono a comprendere e quindi la emarginano.


Tutti appaiono insensibili e cattivi, si arriva addirittura a gravi insulti.


Rosa si rifugia in Melissa, un sogno che però rischia di staccarla dalla realtà.


Un grande cambiamento rimescola le carte e fa capire a Rosa cosa sia più importante : la bellezza o l’intelligenza ?


I personaggi principali di questo libro sono Rosa, Enrico, il professor Roveri ed Elena.


In questo fantastico libro è narrata la storia che molte ragazze bulimiche vivono in questa società, per questo il libro,“Melissa”, ci è piaciuto davvero tanto e non abbiamo potuto fare a meno di scrivere dei testi per imitare Silvio Conte e Mariella Ottino.


Inoltre, il 29 Aprile 2011, siamo scesi in Auditorium e abbiamo sentito quello che avevano da dirci i due autori.


Le domande sono state tante, così come le loro risposte che hanno soddisfatto tutte le nostre curiosità, così abbiamo potuto apprendere meglio il valore che questo libro dà ai suoi lettori.

Rosa per fuggire dal malessere quotidiano (vittima di bullismo a scuola, genitori assenti,...) ricorre ai sogni sempre più spesso, tanto da confondere la realtà con la fantasia, pertanto per lei sognare è una fuga dalla realtà. Noi abbiamo capito che sognare è positivo se serve a prefissare obbiettivi e progetti per il futuro, quando diventano stimoli per raggiungere degli scopi.

martedì 10 maggio 2011

Il sogno

Per fare un prato bastano
un trifoglio e un'ape,
un trifoglio, un'ape e un sogno.
Può bastare il sogno
se le api sono poche.

E. Dickinson

Nessun commento:

Posta un commento